
Sabato 2 dicembre ore 22.00
MATT ELLIOTT/THIRD EYE FOUNDATION
https://youtu.be/K5nRDCXsJ_A?si=2ZyxIrGum6eRY9oB
https://youtu.be/mETSsQ3N8W4?si=lpVWwQP1HZXDd3Gg
https://youtu.be/WJT0H0A4IqE?si=bg5ytFomiJMQR_6c
https://youtu.be/EpyrVHI8NVQ?si=66SYNb7dgj8xpVTC
https://youtu.be/g9S8Z3YeNXc?si=55EkZF5IyU6cjBaJ
Apertura porte ore 21:00
Inizio concerto ore 22:00
ingresso 10e (under 25 ingresso 8e) con tessera arci
Domanda iscrizione: https://portale.arci.it/preadesione/raindogs/ Biglietti On Line
Il bristoliano Matt Elliott, ex rappresentante della scena elettronica inglese con i Third Eye Foundation, è oggi sublime maestro del folk mitteleuropeo contemporaneo.
Nella sua carriera solista, iniziata con il suo trasferimento da Bristol in Francia, Elliott si è indirizzato verso atmosfere che, partendo da uno sghembo cantautorato post-rock, si sono fatte sempre più rarefatte, oscure e intimiste.
Lo avevamo lasciato dopo Farewell To All We Know (2020), un album visionario, per non dire foriero di quella crisi collassante che è stata COVID 19. Questo nono album di Matt Elliott a suo nome, lasciando da parte il suo lato più elettronico, Third Eye Foundation, è qualcosa di non scontato. Il musicista britannico ha una forza di espansione creativa, una capacità di superarsi sempre, di sorprenderci sempre con combinazioni che pensavamo di conoscere, ma che ogni volta sono nuove. Impossibile tentare di incasellare Matt Elliott in un genere o in un altro: più che di una scuola o di uno stile, l’inglese fa parte di un’eredità, o meglio di una tradizione, quella del lamento, del canto nostalgico che corre da un continente all’altro, da un paese all’altro. Dai canti rebetici greci al fado portoghese, dal delta blues alle brass band balcaniche, dalla malinconia yiddish alla saudade capoverdiana… Nella musica di Matt Elliott si sente tutto, il canto di una persona sradicata, di un apolide, di una persona fuori dal mondo.