PORTRON PORTRON LOPEZ

Venerdì 6 ottobre ore 22.00
PORTRON PORTRON LOPEZ

in collaborazione con DisorderDrama
https://youtu.be/jQDI4JCyK3w?si=tsvzn9aekjjBRJbF
https://youtu.be/A0A3bnbr1Xo?si=bRErN0N0gaxZVUs0
https://youtu.be/ctvY4DrLcZo?si=sY7JE-Tr_s_jB2zj
Apertura porte ore 21:00 – Possibilità di cenare con le nostre specialità
Inizio concerto ore 22:00
ingresso 5e con tessera arci
Domanda iscrizione: https://portale.arci.it/preadesione/raindogs/
Biglietti On Line: https://www.musicglue.com/circolo-raindogs-house/

Questo giovane trio parigino ne ha da vendere mentre mischia con estrema nonchalance un rock di matrice a la Captain Beefheart, dai suoni da garage e spigoli vari, ai ritmi della musica africana tra l’Afrobeat di Fela Kuti e la psichedelia di Mdou Moctar. Una musica esplosiva, che dal vivo trova la sua formula più riuscita. Con la benedizione dell’ L’Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp!
Si parla di “Rock da Trampolino”… Pronti a lanciarvi in balli sfrenati?!

Il trio Portron Portron Lopez è nato nel 2011. Ciò che hanno è l’audacia della giovinezza e un solido talento musicale che fa scatenare la folla. al pubblico la musica dei Portron Portron Lopez non fa fare headbanging ma stimola i movimenti orizzontali di scuotimento dei fianchi. Cos’altro può succedere con il ritmo frenetico dell’afrobeat condito con un rock pazzesco e un drumming selvaggio?

Due dei tre musicisti sono chitarristi che guidano la musica come due macchine da corsa su una strada di montagna cercando di superarsi a vicenda, anche nelle curve. I loro dischi suonano come tutte le velocità possibili in un viaggio a bassa visibilità lungo una scogliera. Nel complesso, è un invito a ballare e a ridere.
“Ice Cream Soufi” è il nome del loro quarto album; i titoli di ogni traccia riassumono la natura anticonformista di tutto questo. Tra “Comment Vas-Tu Rossignol” e “Tayau” c’è tutto un mondo di tamburelli spezzati e rumori delle dita sulle corde a bizzeffe nato dalla simbiosi del trio. Prendono sul serio solo la loro musica nel suo insieme. Il loro suono è solido ma non rigido, eccezionale ma non vanaglorioso e la loro abilità con i loro strumenti brilla in ogni pezzo. I suoni di chitarra possono dipingere il quadro di un capolavoro tagliente con la stessa abilità del sereno paesaggio del tramonto.
Strano in senso positivo, fantastico, grazioso, piacevole: forme curiose e distorte – qualcosa di unico che invoca simultaneamente nel pubblico un sentimento di status privilegiato così come un rossore simpatico. È una calamita potente che cattura l’attenzione di tutti. Accordi incisivi, blues surreali, bella gente. Sorrisi. Note che cercano di trovare un equilibrio tra arte e precisione, melodie concettuali lontane dalle strutture tradizionali.