
Martedì 13 maggio ore 21.30
Fleet Of Ylem
https://youtu.be/EKc51EzU6Bc?si=rhWx7DCdZeqjx2vc
https://youtu.be/QQbhsjUHgBo?feature=shared
Apertura porte ore 21:00 – Inizio ore 21:30
ingresso 8e con tessera arci
Domanda iscrizione – Biglietti On Line
Li-Chin Li – sheng (Taiwan)
Ana Kravanja – violin, flutes, objects, voice (Slovenia)
Yann Hunziker – percussion, objects, voice (Switzerland)
Fleet of Ylem è un ensemble di improvvisazione che comprende la suonatrice di sheng Li-chin Li da Taiwan, la violinista, vocalist e percussionista Ana Kravanja dalla Slovenia e il percussionista e vocalist Yann Hunziker dalla Svizzera. Formatosi nell’autunno del 2024 durante la residenza musicale Symphonie de Ségriès nel sud della Francia, l’ensemble ha legato immediatamente, trovando risonanza e risposta reciproca nella musica degli altri. Attingendo a solide tecniche di esecuzione, Fleet of Ylem offre uno stile agile, dinamico e imprevedibile, intraprendendo un viaggio condiviso per esplorare il suono.
– Li-Chin Li è una solista, compositrice e interprete di Sheng. Negli ultimi anni ha lavorato tra Taiwan e l’Europa. Laureata in musica cinese presso l’Università Nazionale delle Arti di Tainan, Li-Chin ha ricevuto una solida formazione in educazione musicale tradizionale. Dopo la laurea, ha lavorato per la Hong Kong Chinese Orchestra, come esecutrice di Sheng. Li-chin è nota per la sua capacità di applicare lo Sheng a varie forme d’arte e generi musicali. Attraverso il suo lavoro, si impegna a esplorare la soggettività dei musicisti e la diversità dei ruoli nelle arti dello spettacolo. Recentemente, si sforza di esprimere la sua creatività musicale al di là degli stimoli uditivi. Nelle sue performance, vuole che il pubblico entri in un mondo per sperimentare l’ignoto.
– Ana Kravanja è un’artista che esplora costantemente i confini tra musica e suono. Il suo lavoro è permeato di curiosità e ricerca del nuovo, poiché spesso mette in discussione i ruoli convenzionali degli strumenti musicali e del suono nei contesti artistici. Con il suo stile musicale unico, si tuffa nell’improvvisazione libera, utilizzando l’eredità di vecchie tradizioni in modo nuovo ed esplorando nuovi suoni e composizioni. Il suo lavoro è riconosciuto per la sottigliezza e il senso profondo dei paesaggi sonori. Ana crea anche musica originale per teatro, film, animazioni, narrazione, poesia, danza e performance visive. Si impegna a diffondere l’arte sperimentale e partecipa a numerosi progetti interdisciplinari, dove esplora le connessioni tra suono, movimento e arte visiva. Ana Kravanja è un terzo del gruppo musicale sloveno Širom, affermato a livello internazionale, dove suona una varietà di strumenti tradizionali, classici e artigianali. Si è esibita in numerosi festival e luoghi importanti in tutta Europa. Come cantante fa anche parte del trio Kačis, un mondo sonoro unico e contemplativo composto da due voci e archi.
– Esploratore del suono, Yann Hunziker dedica la sua attività musicale alle percussioni e alla voce, sviluppando un approccio originale attraverso i suoi vari progetti. Ha studiato batteria alla Haute École de Musique di Losanna nel dipartimento di jazz e continua la sua formazione in canto classico (controtenore) al Conservatorio di Losanna. Approfondisce anche la tecnica dello yodel per arricchire il suo repertorio vocale.
All’età di 15 anni entra a far parte dei suoi primi gruppi rock, Wolf & Rhino e Zahnfleisch, con i quali si esibisce in rinomati festival e locali in Svizzera (Fri-Son, Nox Orae, Le Romandie, ecc.). Oggi fa parte di diversi ensemble come Hors-Piste, Laure Betris, Gogo Talco, Collectif Tumulte e Ensemble Eole, mentre sviluppa il suo progetto solista dal 2023, dove fonde batteria e voce.
Aperto alle collaborazioni artistiche, Yann lavora regolarmente con musicisti, coreografi e creatori come David Zambrano, Ganesh Geymeier, Clément Grin, Le Cabaret Littéraire, Ariane Laramée, Camille Mermet e l’associazione Fréquence Moteur. È anche il co-creatore del Festival Jolie Vue, un evento annuale a St-Saphorin dedicato alle performance solistiche dal 2019.

Venerdì 16 maggio 2025 ore 21.30
Dj Set Trash Anni ’90-’00
Allè! Eccoci all’ultima serata della stagione Dj Set Trash Anni 90-2000 by Silvia & Camilla!
Opening act Dj Haika
Ingresso 5€ con tessera arci
Domanda iscrizione
SARÀ POSSIBILE PRENOTARE L’INGRESSO PER UN MASSIMO DI 2 PERSONE INVIANDO UN MESSAGGIO WHATSAPP AL NUMERO 3286479717 DALLE ORE 12.00 DI LUNEDÌ 12 MAGGIO FINO AD ESAURIMENTO POSTI.
!!! LA PRENOTAZIONE SARÀ VALIDA SOLO E SOLTANTO FINO ALLE 22.30 !!!
Apertura porte ore 21.30
Per la prima volta eccezionalmente di venerdì, torna la serata Dj Set Trash, ormai arricchita di una decade, e sempre più trash: anni 90-2000!!!
Opening act Dj Haika che ha scovato per voi delle chicche musicali che vi faranno scaldare e carburare come si deve!
E allora aprite le gabbie, lavatevi le ascelle, stringete i codini, ripassate le mossette e al grido di “Vamos a bailar, esta vida nueva”, congedatevi dalla dignità e scatenate l’inferno!!!
Patty & Selma, con la loro consueta sobrietà, eleganza e moderazione sono più cariche che mai per un’ignorantissima serata all’insegna dei cult musicali trash!
Stay hungry, stay foolish, stay TRASH!
VERRANNO PREMIATI RE E REGINETTA CON IL MIGLIOR COSTUME ANNI 90!

Sabato 17 maggio ore 22.00
Charlie Sexton & Calder Allen
https://youtu.be/uCRtHVEroQ0?si=r1rMrJoErjMrDFvY
https://youtu.be/N2i5lQFcsVY?si=phlRV5bQNRf5izei
https://youtu.be/Htqab8du2DY?si=7xIQ0Cz4z0PZ7rDq
https://youtu.be/XnWkL-07URk?si=_E-kbdaNt6Iri6_w
https://youtu.be/Hft8ctouji4?si=1To6m6MguvYMJ7Ih
https://youtu.be/PARtx41Sjgk?si=e6cXibqWiE1nNPJi
Apertura porte ore 21:00 – Inizio ore 22:00
ingresso 20e con tessera arci, under 25 ingresso 18e
Domanda iscrizione – Biglietti On Line
Charlie Sexton è uno tra i più prestigiosi e riconosciuti chitarristi rock e blues al mondo, texano, ha iniziato da giovanissimo una carriera solista, suonato al fianco di David Bowie, per moltissimi anni al fianco di Bob Dylan, ora di Elvis Costello e formato negli anni 90 il supergruppo The Arc Angels insieme a Doyle Bramahall II e ai Double Trouble di Steve Ray Vaughan, quest’ultimo mentore di Charlie insieme a Dylan e al songwriter texano Terry Allen; nonno di Calder Allen che ha 21 anni e su cui si dicono cose eccezionali! A scommettere su di lui è proprio lo stesso Charlie Sexton, che lo sta producendo e che ha rinunciato ad essere in tour con Elvis Costello per accompagnarlo personalmente in Italia.
– Charlie Sexton, chitarrista di Bob Dylan dal 2009 al 2020. Figlio di una madre adolescente, Charlie arriva ad Austin (Texas) all’età di quattro anni. Crescendo accanto a lei, frequenta alcuni dei club più iconici della storia musicale di Austin, come l’Armadillo World Headquarters e il Soap Creek Saloon. Dopo aver vissuto con sua madre ai confini della città, all’età di 12 anni Sexton si trasferisce da solo nel centro di Austin. I suoi eroi musicali (Joe Ely, Jimmie Vaughan, Stevie Ray Vaughan e Terry Allen) lo accolgono e lo supportano fino a quando non ‘cammina con le proprie gambe’, lo prendono sotto la loro ala e trasformano luoghi come lo Split Rail e il club blues Antone’s in vere e proprie aule di scuola per lui. Da quel momento, Charlie si fa un nome nell’industria musicale. Debutta con “Pictures For Pleasure” nel 1985, a soli 16 anni, e si fa rapidamente conoscere come un vero e proprio ‘ragazzo-prodigio della chitarra’, creando addirittura una varietà di atti e ritmi durante i primi anni di insegnamento, prima del suo album di debutto, e trascorrendo la tarda adolescenza come richiestissimo ‘session man’ in svariate sessioni di registrazione. Sexton continua a sviluppare le sue doti da chitarrista e diventa un popolare rocker, registrando con artisti come Ron Wood, Keith Richards, Don Henley e Bob Dylan. A questo exploit segue la pubblicazione di un album omonimo. A 20 anni è già il secondo album della sua discografia. Apre i concerti di David Bowie (con cui si esibisce) e Bob Dylan, ed è solo l’inizio… È membro degli Arc Angels di Austin, insieme a Doyle Bramhall II, Tommy Shannon e Chris ‘Whipper’ Layton, con cui pubblica un album omonimo con la Geffen Records. Quando gli Arc Angels si sciolgono, Sexton ha solo 24 anni ed è già etichettato come autorevole musicista blues. Tuttavia, Charlie rifiuta i ristretti confini di una sola categoria musicale e forma una nuova band, il Charlie Sexton Sextet, con cui registra il suo album di debutto per la MCA Records, “Under The Wishing Tree”. L’album viene accolto con entusiasmo dalla critica e mostra al mondo la straordinaria versatilità musicale di Charlie, spaziando dal rock dalle sfumature celtiche al folk-rock, passando per un blues grintoso e fluido fino al rock ‘n’ roll più energico. Nel 1999, Sexton venne chiamato da Bob Dylan per rimpiazzare Bucky Baxter (aveva precedentemente suonato con Dylan durante un concerto ad Austin nel 1996 ed in qualche demo registrata nell’autunno del 1983). Molti critici lo acclamano e si entusiasmano per il suo straordinario duettare con Larry Campbell, anch’egli chitarrista nella band di Dylan. Considerato come uno dei migliori ensemble, il gruppo registra un gran numero di album, tra cui “Things Have Changed” (tratto dal film del 2000 “Wonder Boys” di Curtis Hanson) e l’album del 2001 “Love and Theft”.
Nel frattempo, Sexton continua a lavorare con altri artisti, producendo “Been a Long Time” dei Double Trouble ed “Essence” di Lucinda Williams, entrambi realizzati nel 2001. Dopo aver lasciato la band di Dylan, Sexton produce molti altri lavori, tra cui “Volcano” di Edie Brickell, “Great Battle” di Jon Dee Graham e “Geronimo” di Shannon McNally. Nel tardo 2005, Sexton pubblica “Cruel and Gentle Things”. Nel 2009 Charlie ritorna nella band di Bob Dylan, rimpiazzando il chitarrista Danny Freeman. Compare insieme a Dylan nell’album del 2012 “Tempest”, nel 2015 nell’album “Shadows in the Night” e nel 2020 nell’album “Rough and Rowdy Ways”.
Nel 2018 appare nel cast di “Blaze” dedicato a Blaze Foley con protagonista Ben Dickey, diretto da Ethan Hawke impersonando Townes Van Zandt e come consulente musicale.
Da autore, Sexton scrive di ciò che conosce, i suoi testi mescolano esperienze autobiografiche con immagini e temi legati al Texas. Per questo, Sexton riconosce Bob Dylan come la più grande influenza nella sua scrittura, mentre il suo stile chitarristico deve molto alle leggende di Austin, Jimmie Vaughan e il compianto Stevie Ray Vaughan. Fedele alla sua strada, Sexton continua a suonare con i più grandi. Di recente ha girato in tour, suonato e registrato con artisti come Elvis Costello, Lucinda Williams e Bob Dylan. Il meglio deve ancora venire er un artista come Charlie Sexton: il tempo dimostra solo che rimarrà uno dei grandi nomi non solo del rock and roll, ma anche della ricca storia musicale di Austin.
– Calder Allen ha sempre scritto poesie e racconti, disegnato e illustrato, ma la sua vera passione è la musica. Nel tempo ha affinato il suo talento e si è costruito una solida reputazione come cantautore e performer coinvolgente. Nonostante la verdissima età (21 anni!) è già stato in tour con alcuni dei più grandi nomi della musica country e americana, tra cui Cody Jinks, Wade Bowen, Miranda Lambert, Turnpike Troubadours, The Red Clay Strays, Shane Smith & The Saints, Charles Wesley Godwin e molti altri e si è esibito in importanti festival come Austin City Limits, Bonnaroo, Two Step Inn, Oceans Calling e molti altri. I suoi spettacoli dal vivo, dinamici e ricchi di energia ed emozione, gli hanno garantito un seguito fedele, consolidando il suo posto di rilievo in una scena musicale prestigiosa e in continua evoluzione. Calder è un texano di quinta generazione, un vero e proprio Austinite: la famiglia materna si è stabilita nella capitale nel 1890, mentre quella paterna proviene da Lubbock. La sua eredità musicale e creativa affonda le proprie radici nelle generazioni che l’hanno preceduto, sia da parte di madre che di padre. Una nonna era una delle sorelle Burke che cantavano lo jodel. I nonni paterni sono Terry Allen (leggendario artista e cantautore country texano) e Jo Harvey Allen (moglie di Terry, nonché scrittrice, attrice e artista). Il padre di Calder, Bale Allen, suo zio Bukka Allen e suo fratello maggiore Sled Allen sono tutti musicisti, artisti e suoi mentori. “C’era sempre uno strumento in giro quando ero bambino, qualcosa con cui suonare. Anche se non sapevo necessariamente come suonarlo correttamente, cimentarmi con esso era sempre una straordinaria sorpresa. Durante le vacanze raggiungevamo mio padre a Santa Fe [dove Terry e Jo Harvey alla fine si stabilirono dopo aver lasciato il Texas ]. Non solo lì si riuniva tutta la famiglia ma c’erano anche gli amici di mio padre, che sono tutti musicisti e artisti. Quindi era sempre un momento creativo. Ad ogni festa eravamo tutti sparsi per il soggiorno, ognuno suonava qualcosa.” La pesca alla mosca come stile di vita: quando non scrive o non si esibisce, Calder può essere trovato in qualche fiume, dentro ai suoi stivali da pesca, intento a lanciare lenze, arte insegnatagli da suo fratello maggiore.

Giovedì 22 maggio ore 22.00
PAUL ROLAND & Band in Concerto
(REC) Registrazione dell’ album “Live @ Raindogs”
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Paul_Roland
https://youtu.be/OY10SCgzOZU?si=OtZFKMaBxvi-knjV
https://youtu.be/JdAWVJ8A2FU?si=7HudcTCYJDOrWi1a
https://youtu.be/8EOHT58VH1c?si=ruXsZlpOR7SyhwxG
https://youtu.be/88uj83uGsDM?si=LWeLZzvtYXcvUI3r
https://youtu.be/MQPeDCXBTrY?si=LmsN_qJSuWD5mDd2
Apertura porte ore 21:00 – Inizio ore 22:00
ingresso 18e con tessera arci
Domanda iscrizione – Biglietti On Line
Cantautore, poeta, scrittore, saggista, consulente per la BBC sui fenomeni paranormali. Considerato dalla critica internazionale come uno dei più importanti cantautori in lingua inglese viventi, vanta un vero e proprio stato di culto!
Onorati di ospitarlo con la sua band per un preziosissimo fuori programma in occasione della registrazione dell’ album ” Live @ Raindogs “.
Definito dalla stampa come il padrino del movimento STEAMPUNK, le sue canzoni si rifanno al filone della letteratura gotica che fiorì nel diciottesimo secolo e che dominò tutto il secolo successivo.
Debuttando nei primi anni ’80 sulla caleidoscopica onda del revival psichedelico, Roland vanta oggi decine di album, tra i quali il recentissimo “White Zombie”, definito dalla stampa come “un imperdibile capolavoro”.
Roland è stato uno dei grandi cantautori della scena neo-psichedelica inglese degli anni ’80 (con Robyn Hitchcock, Julian Cope e Nick Saloman alias Bevis Frond). Non solo musicista, ma anche scrittore di romanzi e biografie, esperto di occulto ed esoterismo e appassionato dell’età vittoriana e di letteratura fantastica, Roland ha sempre inserito nelle sue canzoni personaggi e situazioni che si rifanno alle sue passioni. La sua è una psichedelia gotica, profondamente influenzata dal folk, ma anche dal rock’n’roll, dal glam e dalla musica classica contemporanea.
Con la maturità il suo suono ha assunto anche degli aspetti hard/prog, rendendo così la sua musica ancor più originale e dalle atmosfere sempre più ricercate e misteriose, diventando artista di culto per un pubblico quanto mai trasversale. Alla guida del suo “rockin’ teenage combo” (così lo ha definito lo stesso artista), una band completamente italiana composta da Annie Barbazza al basso e ai cori, Christian Castelletti alle chitarre e cori e Alex Canella alla batteria, Roland ha fatto un ampio excursus della sua più che quarantennale carriera, suonando tanti brani dalla sua vasta ed intricata discografia.