
Martedì 18 marzo ore 19.00
– Aperitivo/Concerto – Raindogs House
– ore 21.15 – A complete Unknown – proiezione in inglese (sub ita) NuovoFilmStudio
Aperitivo/Concerto – ingresso gratuito con tessera arci
Proiezione – Biglietti NuovoFilmStudio
Domanda iscrizione
“Another side of Bob Dylan” recita il 4° album del cantautore di Duluth, e di lì a poco l’altro lato si manifesterà con il botto al Newport Folk Festival. Sostenitori furiosi osteggiano il loro appena eletto unilateralmente vate e portavoce necessario per i tempi inquieti, reo di aver mutato troppo in fretta timbri e tematiche. Dove alberga l’intolleranza? Noi lasciamo sospeso il quesito e con una rete di appassionati cultori di un Bob non lynchiano daremo fiato a canzoni che hanno aperto fertili strade nella musica popolare americana. Alla Raindogs House martedì 18 dalle 19.00 con Sem e Mana dai west riviera e Incorvaia e Nuxe dai magnolia tetoni.
A complete unknown
di James Mangold
con Timothée Chalamet, Edward Norton, Elle Fanning
USA 2024, 141′
8 nomination agli Oscar
New York, primi anni ’60. Sullo sfondo di una vibrante scena musicale e di tumultuosi sconvolgimenti culturali, un enigmatico diciannovenne del Minnesota arriva nel West Village con la sua chitarra e un talento rivoluzionario, destinato a cambiare il corso della musica americana. Mentre stringe i suoi legami più profondi durante l’ascesa verso la fama, cresce la sua irrequietezza nei confronti del movimento folk e, rifiutando di essere etichettato, compie una scelta controversa che risuona culturalmente in tutto il mondo. L’elettrizzante storia vera dietro l’ascesa di uno dei cantautori più iconici della storia: Bob Dylan.
In “A complete unknown” di James Mangold, tratto dal libro “Dylan Goes Electric!” di Elijah Wald, Timothée Chalamet incarna la nascita di Bob Dylan.
Parlando del suo lavoro Mangold dice: «Si tratta di una storia che riguarda un momento specifico della vita di una persona, non la sua intera vita. E parla di un mondo in cui molte cose sono comunicate con le canzoni». Ciò che lo ha interessato ancora di più di questo periodo della vita di Dylan sono state le domande personali che il materiale ha sollevato – le nozioni di genio e talento intrinseco con cui certi artisti sono semplicemente nati – e gli oneri di quel talento che può, allo stesso tempo, rendere popolarissimo e completamente solo. L’approccio di Mangold esplora Dylan attraverso il prisma degli altri, le sue relazioni più strette e persino i fan, che proiettano le proprie aspirazioni sul suo enigmatico prodigio. Vediamo Dylan lottare sotto il peso di queste aspettative, fino a quando si libera. Il titolo del film riflette l’intenzione del regista di evitare spiegazioni psicologiche per un uomo che è sfuggito a una definizione per sei decenni. Invece, invita lo spettatore a trarre le proprie conclusioni, utilizzando la musica senza tempo e profondamente personale di Dylan per guidare la storia e rivelare il personaggio attraverso le sue performance. Ogni pezzo classico e ogni testo scelto fa parte del tessuto narrativo. La fluidità è la chiave del film e la prodezza di Chalamet è sorprendente.
Trailer: https://youtu.be/pHvskfTszoU