USTAD NOOR BAKHSH – ANTEPRIMA RIVIERA JAZZ & BLUES FESTIVAL – FINALBORGO

Venerdì 7 Giugno ore 21.00
Rivieras Jazz & Blues Festival 2024 – Chiostri di Santa Caterina (Finalborgo)
Ustad Noor Bakhsh

Noor Bakhsh – Benju
Doshambay – Damboora
Daniyal Ahmed Damboora / Bansuri (flute)
https://youtu.be/FRtv6WDWH7A?si=KA4C7EySMOF8omX0
https://www.youtube.com/live/rATItxCSfew?si=F2kGlbWckdfj1jWg
https://youtu.be/ZuD5BQu6P7g?feature=shared
Ingresso gratuito

Allé! Ecco l’ anteprima dell’ ottava edizione del Festival completamente gratuito che allieterà l’ estate della Riviera con tanti concerti incredibili ed imperdibili.
Siamo solo all’inizio!

Nella suggestiva cornice dei Chiostri di Santa Caterina a Finalborgo abbiamo il piacere di incontrare Ustad Noor Bakhsh, maestro pakistano del Benju (cetra a tasti tipica del Belucistan) che a settantotto anni è diventato un caso a livello globale grazie al suo album di debutto Jingul, dopo aver trascorso anni a praticare il suo strumento in solitudine nella giungla, dove accordava il suo benju sul canto degli uccelli.
https://honiunhoni.bandcamp.com/album/jingul

Ustad Noor Bakhsh, originario di Pasni, nel Belucistan, è maestro del Balochi Benju (una cetra a chiave), che suona da quando era bambino. Noor Bakhsh è ben noto come uno strumentista leggendario in tutta la costa di Makran, ma ha attirato un’attenzione più ampia solo dopo le sue registrazioni e i suoi video più recenti.
Il Benju, un tempo era un giocattolo giapponese per bambini chiamato taishōkoto prima di essere adottato dai musicisti Balochi e trasformato nel raffinato strumento folk che è oggi. Noor Bakhsh suona un Benju elettrico, ottenendo il suo suono attraverso un vecchio pickup e un piccolo amplificatore Phillips che ha comprato 2 decenni fa. Porta avanti l’eredità dei suoi insegnanti e ispiratori come Bilawal Belgium e Misri Khan Jamali, ma la sua musica suscita influenze da varie tradizioni e forme musicali ben oltre il Belucistan. Il suo modo di suonare virtuosistico è profondamente radicato nelle forme musicali Balochi e arricchito dalla sua conoscenza dei Raag dell’Asia meridionale, che reinterpreta nel suo stile sperimentale.

Matteo Anselmo Graphics